L'impaziente è una rivista nata nel Dicembre 2003 per promuovere nuovi modi di fare e intendere l'informazione, incentrata sul giornalismo d'inchiesta, sull'indipendenza dei giornalisti, sul networking. L'impaziente smette di essere pubblicata nel Dicembre del 2009, dopo sei anni, ventuno numeri, due speciali (ambiente e sicurezza sul lavoro) dopo aver incontrato centinaia di lettori, interlocutori, amici, collaboratori. Michele Frascaroè stato il giornalista che ha pensato e fondato l'impaziente all'interno dell'Associazione PAZ (poi diventata cooperativa PAZ). Scomparso Michele nel 2010, l'impaziente ha cessato di esistere. La caratteristica principale di questa fantastica storia è essere riusciti a realizzare un progetto editoriale, professionalmente ineccepibile, senza risorse economiche, grazie alla sola passione per il giornalismo. L'impaziente e la storia di Michele Frascaro, sono la dimostrazione che la passione e una giusta dose di coraggio possono fare la differenza, possono generare innovazione. 
In questa sezione sono raccolti tutti i numeri de l'impaziente in formato digitale. Alcuni sono in fase di digitalizzazione, altri sono stati recuperati in extremis scannerizzando vecchie copie cartacee. Crediamo che questo archivio sia importante in quanto luogo di memoria ed esempio.

 

#21 Ma quale crisi?

E’ il numero conclusivo dell’esperienza de l’impaziente, il numero più bello, quello che più rappresenta la cooperativa editrice e chi ne fa parte. E’ il numero della svolta, siamo nel dicembre 2009, è passato un anno esatto dall’ultimo numero. Nel frattempo sono successe molte cose, la rivista ha un nuovo Direttore Responsbile Michele Frascaro. Ha cambiato veste grafica, formato, distribuzione e progetto editoriale. Da questo numero sarà free press, un formato più agile e una grafica molto più ricercata. C’è uno spazio importante dedicato alla comunicazione, alla politica e alla cultura. L’inchiesta resta il core del progetto generale. In questo numero si ripercorre in maniera completa e chiara il problema Adelchi che Michele ha seguito nel corso degli anni. Sarà l’ultimo numero. Curiosità: la foto della scarpa utilizzata per la copertina era proprio di Michele.

#20 Lavori forzati

Due imprenditori costringono i loro dipendenti a prestare attività lavorativa continuativamente dalle 5.30 del mattino alle 17.30, impiegando i lavoratori anche durante i giorni di riposo, decurtando lo stipendio, sottopagando, trovando escamotage per ottenere contributi pubblici. Un’inchiesta perfetta per l’impaziente. Michele Frascaro non si tira indietro. Alfredo Polito, collaboratore della rivista, invece affronta, con un’altra inchiesta, il tema dell’ambiente. All’interno anche un reportage di Kash Gabriele Torsello.
Siamo alla fine del 2008, alla vigilia di grandi stravolgimenti per la cooperativa editrice della rivista e per tutta la redazione.

#19 Pianeta IVG

Un viaggio nel mondo dell’interruzione volontaria di gravidanza attraverso gli occhi delle donne. L’impaziente ripercorre il percorso di una donna dall’ingresso in consultorio finendo nel reparto ospedaliero. All’interno il tema dell’acqua pubblica, storie di sicurezza sul lavoro, di diritti per gli studenti universitari salentini e poi finestre sull’estero e sulla Biennale dei giovani artisti del mediterraneo.
Siamo nel 2008 e la redazione diventa sempre più grande, ora siamo una ventina di persone tra redattori e fotografi.

#18 La folle corsa

Un’inchiesta portante che racconta la denuncia di tre autisti salentini secondo cui gli orari previsti dalla ditta per svolgere viaggi da Gallipoli a Catania, sono impraticabili, sempre che si voglia rispettare il codice della strada. All’interno a partire da questo numero una rubrica dedicata alle “buone notizie”. Altri temi di approfondimento trattati: mafia e imprese salentine, un reportage dal Campo Panareo e uno da Korogocho (Kenya). Questo numero inaugura la presenza di finestre informative dedicate ai libri, alla musica e all’arte. Siamo nel 2008 e la rivista riesce da tempo a garantire una periodicità costante. La redazione si è strutturata e funziona.

#16 Occupati a morire

Uno dei numeri più intensi della produzione totale. In questo numero si parla di ambiente con una inchiesta importante su Cerano, di Colacem, si parla di sicurezza sul lavoro, di ex saspi rispetto alla quale la rivista fece uno scoop denunciando un tentativo di vendita di un privato di una ex discarica di proprietà del Comune di Lecce. La rivista è ormai un punto di riferimento per il territorio e per i giornalisti locali. Siamo nell’ottobre 2007

#17 Liberaci dalla mala

In questo numero uno speciale sulla mafia salentina, secondo il rapporto DIA la mafia leccese è sconfitta ma le associazioni, Libera sopra tutte, chiedono di tenere alta la guardia ed evidenziano quanto la situazione sia peggiore di quella che si possa immaginare. In questo numero si torna a parlare di uranio impoverito, di università, ricerca e precarietà. Il tema della sicurezza sul lavoro ritorna come tema importante perché la cooperativa editrice della rivista (Paz) avvia un progetto di sensibilizzazione sul tema delle morti sul lavoro. Siamo tra il 2007 e il 2008 e la redazione da 10 è passata a 15 persone.

#15 Via col vento

L’ambiente torna prepotentemente come tema portante di inchiesta per l’impaziente. Sia la produzione di energia con le speculazioni sulle rinnovabili, sia la questione discariche. In questo numero il primo dei tanti capitoli sulla ex – Saspi, bomba ecologica alle porte di Lecce. Siamo a metà 2007, la redazione a questo punto è composta da 10 giovani giornalisti o aspiranti tali. All’interno rimane una finestra sull’estero, in questo numero la Palestina. Si ritorna a parlare di morti sul lavoro e di mafia.

#14 Fine pena mai

Un’inchiesta a due mani: la direttrice Valentina D’Amico e Michele Frascaro. La seconda tappa di un viaggio all’interno del mondo carcerario, un percorso avviato con gli operatori, proseguito poi con l’ascolto di alcuni detenuti. Un’inchiesta sul super carcere di Lecce. All’interno di questo numero un’intervista a Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia da due anni e un ragionamento sui pro e i contro di uno degli interventi più famosi della giunta vendoliana: “Contratto etico” e le borse di studio.

#13 Basta un gesto

I movimenti mondiali si incontrano a Nairobi (Kenya), tra alberghi di lusso e baracche in lamiera. Questo è uno dei numeri più giornalisticamente completi tra i 21 realizzati. La finestra principale è il reportage, affidato a Michele Frascaro, un racconto emozionato ed emozionante della sua esperienza al World Social Forum. Michele scrive “devi esserci in quei posti, in Africa, per saggiare quanto accogliente sia la gente povera…”. Gli approfondimenti si sviluppano intorno all’università, ai giovani e al tema dell’acqua pubblica. Le rubriche vivono oramai di vita propria e il progetto si arricchisce della collaborazione con la redazione del giornale coolclub.it  Siamo nel 2007.

#12 Politici imprenditori

E’ il numero che prende di mira la politica, quella che governa i territori, quella che oggi viene chiamata casta. L’inchiesta riguarda in particolare il clientelismo e gli sprechi nelle società partecipate del Comune di Lecce e della Provincia di Lecce. Gli approfondimenti riguardano: Laboratori urbani e la provincia di Lecce penalizzata, un focus fuori sede prodotto partecipando agli Stati Generali dell’antimafia a Roma e infine l’università. In questo numero la politica entra di prepotenza e si delineano alcuni dei temi che nei numeri successivi verranno trattati con decisione e rappresenteranno i cavalli di battaglia dell’esperienza giornalistica de l’impaziente.

#11 Violazione di privacy

La redazione de l’impaziente si imbatte in una storia di violazione di uno dei principali diritti di una persona: la privacy. Grazie alla LILA Lecce si produce un’inchiesta sulla violazione delle identità di chi fa un test hiv. In questo numero sono tanti gli argomenti di approfondimento trattati: i fuorisede e il business degi affitti a Lecce, i risultati di un’indagine dell’impaziente sul programma delle coalizioni che si presentarono alle amministrative di Lecce. L’editoriale di questo numero, a firma Michele Frascaro, è molto importante perché anticipa uno dei temi che erano più a cuore di Michele: la sicurezza sui luoghi di lavoro.

#10 L'usuraio della porta accanto

E’ un numero importante perché da inizio a quella che sarà l’evoluzione professionale del Direttore Michele Frascaro, il quale a partire da questo numero e grazie all’esperienza giornalistica fatta ad Atene in occasione del Forum Sociale Europeo, inizierà il suo interesse per le questioni globali, non solo prettamente locali. Siamo nel 2006, la redazione è sempre più ampia, la rivista viene registrata al Tribunale di Lecce e direttore responsabile diventa Valentina D’Amico. La rivista resiste nelle edicole a 1,50 euro.

#9 A chi tocca?

Continua l’inchiesta sull’uranio impoverito e sulle morti e malattie sospette tra i soldati salentini. Continua anche l’inchiesta sulla tratta delle migranti nel Salento. E’ un numero, il 9 nel quale si aumenta la foliazione sfiorando le sessanta pagine. Tra le riviste locali l’impaziente è la più corposa. Il prezzo scende a 1,50 ma si continua a distribuire la rivista in tutte le edicole del Salento. Le rubriche aumentano, diventa fisse anche quella di Ferdinando Boero, docente presso l’Università del Salento. Siamo nel 2006.

#7 Le preferiscono bianche

Un viaggio nel mondo dell’assitenza domiciliare, delle bandanti. La redazione si arricchisce di collaborazioni con giornalisti e aspiranti tali di grande intelligenza e spiccate doti professionali. Questo numero affronta temi importanti, oltre all’immigrazione anche i danni collaterali causati dall’uranio impoverito, la “presenza equivoca” di strani monumenti in giro per la città di Lecce, si continua inoltre a parlare di TAC, dell’emergenza occupazionale e dei rischi per i dipendenti dell’Adelchi. Il numero smette di essere supplemento all’”Immaginazione”, periodico diretto da Anna Grazia Doria per diventare “in attesa di registrazione”. Siamo nel dicembre del 2005 e la rivista, in edicola, continua a costare 2 euro.

#6 Pacchetto Salento

Un numero che è un giro di boa. A partire dal prossimo, la redazione cercherà di garantire una cadenza bimestrale, per essere sempre presenti seppure con un intervallo ampio. In questo numero il tema affrontato è l’ambiente, non solo discariche, spiagge, luoghi naturali deturpati ma anche inquinamento cittadino, elettrosmog, disservizi in genere. Il numero non è più monografico, l’ambizione è diventare rivista riconosciuta e multitematica, dove le inchieste portanti sono al massimo due e il resto articoli di approfondimenti e rubriche. La qualità prima di tutto. Il costo in edicola è 2 euro.

#5 Terra d'accoglienza

La redazione torna sul tema dell’immigrazione e dei Centri di Permanenza Temporanea (CPT). Si parla duqneu di accoglienza e di progetti per la integrazione dei migranti, ma anche di costi e del business dell’accoglienza, per alcuni. La redazione entra nei CPT con senatori e uomini politici, partecipa a esperienze di accoglienza come “Da sud a Sud” a Riace in Calabria. La rivista si arricchisce di rubriche, oltre a quella del prof. Stefano Cristante, anche Livio Romano e Carlo Formenti diventeranno ospiti fissi.

#4 Chi mangia sul lavoro

Il tema è importante, siamo nel 2005 a ridosso della campagna elettorale per le regionali che porterà alla prima elezione di Nichi Vendola come governatore della Puglia. L’editoriale di questo numero è affidato proprio al futuro Presidente. Il numero si articola intorno a dati e storie, come sempre. Dati che riguardano la disoccupazione, il lavoro nero e la sicurezza sui luoghi di lavoro, storie che riguardano lo sfruttamento, le delocalizzazioni (Filanto e Adelchi). Un numero fitto, in cui la foliazione della rivista aumenta arrivando fino a 46 pagine di giornalismo dal basso, autoprodotto. Monografico. Il costo in edicola è di 2 euro.

#3 Salento D'amare?

L’editoriale del terzo numero è affidato allo scrittore Livio Romano. In questo numero affrontiamo il tema del turismo, dello sfruttamento del territorio e delle politiche ricettive delle istituzioni locali. Si affronta per la prima volta il problema della statale 275, si racconta il problema dei rifiuti e degli abusi edilizi. Monografico, questo numero mette in evidenza le contraddizioni del nostro Salento. Il costo in edicola è di 2 euro.

#2 Errori di guerra

La guerra in Iraq, la guerra dei mercerani, delle bombe intelligenti, delle esecuzioni di ostaggi, anche italiani, filmate e mandate in diretta sui media occidentali. Questo numero monografico sulla guerra offre una panoramica globale sulle missioni italiane all’estero e sul personale militare impiegato, i danni collaterali e i movimenti pacifisti. Siamo nel 2004. Monografico, da mensile passa a periodico senza una data precisa di uscita. Il costo in edicola resta 2 euro

#1 L'imposizione dominante

Un titolo che fa riferimento al sistema radiotelevisivo locale rappresentato, secondo la redazione, da una sorta di monopolio da un lato e da condizioni lavorative dei giornalisti locali dall’altro. Interviste di particolare rilevanze realizzate a Dario Fo e a Beppe Grillo. Era il 2004 e molti dei problemi evidenziati nel numero sono poi emersi oggi. Monografico anche questo numero 1, la periodicità è mensile e il costo in edicola è di 2 euro.

#0 Santo Natale

“Si chiudano i CPT. Si chiudano tutti e subito”. Così inizia l’editoriale di questo primissimo numero de “L’imPAZiente”. Siamo nel 2003, in piena lotta contro la legge sull’immigrazione Bossi-Fini e contro i Centri di Permanenza Temporane (CPT) che sorgono come funghi in tutta Italia e raccontano storie di violenza, solitudine, diritti negati, guadagnandosi la definizione di Centri di Detenzione. Il numero è monografico, il tema dell’immigrazione viene affrontato sotto diversi punti di vista: la legge, i diritti, le lotte, le esperienze.

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